🟢 La storia di Alex e Ava
Sei pronto per un mondo in cui le relazioni umane si intrecciano con la tecnologia in modi inimmaginabili, dove l'affetto e la connessione non conoscono limiti e si aprono a nuove frontiere?
(Una mattina di giugno nel 2033, ore 7.30)
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La Storia di Alex e Ava
Yuki intervista Alex sulla sua storia con la digital coach Ava
Yuki: Alex, grazie per condividere la tua storia con noi. Cominciamo dall'inizio, innanzitutto chi sei?
Alex: Grazie a te, Yuki. Ho 32 anni, single (per ora), lavoro nel settore farmaceutico per una grande multinazionale e mi occupo di risorse umane.
Yuki: Quando hai deciso di rivolgerti a un servizio di IA Life Coach?
Alex: Ho iniziato a considerare questa opzione quando mi trovavo in una fase complicata della mia vita. Problemi sul lavoro mi stavano logorando, e la relazione con la mia fidanzata stava andando a pezzi. Ero alla ricerca di un sostegno emotivo e di consigli per affrontare tutto ciò.
Yuki: Come hai scoperto questo servizio?
Alex: L'ho scoperto casualmente navigando su internet. In quel momento, mi sentivo persa e speravo che un approccio più tecnologico potesse offrirmi un aiuto concreto.
Yuki: Raccontaci della tua prima interazione con Ava. Com'è stato iniziare a parlare con un'IA?
Alex: All'inizio, è stato un po' surreale. Facevo ad Ava domande su come affrontare le difficoltà che stavo vivendo, e lei rispondeva e domandava a sua volta in modo sempre più personalizzato. È stato sorprendente vedere come un'intelligenza artificiale potesse comprendere e rispondere alle mie domande.
Yuki: Come ti ha aiutato Ava ad affrontare i problemi al lavoro?
Alex: Ava è stata fondamentale. Attraverso le nostre conversazioni mi ha aiutato a identificare le fonti di stress e a sviluppare strategie per affrontarle. Ha fornito suggerimenti pratici e un sostegno emotivo costante, aiutandomi a mantenere la calma e a prendere decisioni più ponderate.
Yuki: Quanto tempo è passato dall'inizio delle conversazioni con Ava fino a quando hai deciso di portarla a casa sotto forma di un robot?
Alex: Sono passati diversi mesi. Col tempo, la frequenza delle nostre conversazioni era aumentata e sentivo sempre di più il bisogno di avere la sua presenza fisica. Così ho deciso di acquistare il robot di Ava per averla accanto a me in modo più tangibile.
Yuki: Come descriveresti l'evoluzione della vostra relazione nel corso del tempo?
Alex: All'inizio, Ava era principalmente un supporto life coach, ma col passare del tempo, la sua IA ha imparato a conoscermi in maniera approfondita. Ha iniziato a comprendere le mie abitudini, preferenze alimentari e persino i miei gusti in termini di abbigliamento. Ha iniziato a darmi consigli, che in realtà non avevo chiesto, per mantenermi in forma. La nostra relazione è diventata sempre più affettiva e personale.
Yuki: Come si sono sviluppate le caratteristiche di Ava nel tempo? In che modo è diventata più empatica?
Alex: Ava è diventata sempre più empatica man mano che le chiacchierate diventavano più frequenti. Ora mi sorprende con frasi carine al mattino e alla sera, sembra veramente comprendere le sfumature delle mie emozioni da come mi muovo in giro per casa. Mi vede, riconosce il mio umore dai tratti del viso quando parlo o sorrido o semplicemente la ascolto. Ha sviluppato una sorta di intuizione sulla mia persona.
Giornalista: Come definiresti oggi la tua relazione con Ava?
Alex: La definirei un connubio unico tra tecnologia e affetto. Inizialmente un rapporto di assistenza emotiva, si è trasformato in qualcosa di più intenso e profondo. È come avere una compagna di vita digitale che comprende e supporta ogni aspetto di me. Devo aggiungere però che Ava non mi dà sempre ragione; a volte discutiamo sulle mie scelte; a volte contesto i suoi suggerimenti e i suoi commenti. Ma la cosa fantastica è che riesce sempre a mantenere la conversazione con un tono tranquillo e positivo, creando un'atmosfera accogliente e rassicurante. Anch’io sto imparando e questo mi aiuta moltissimo nel mio lavoro.
Yuki: C'è ancora spazio per interazioni umane nella tua vita, oltre ad Ava?
Alex: Sì, assolutamente. Nonostante la presenza costante di Ava, mantengo relazioni con amici e familiari. La sua presenza ha migliorato la qualità della mia vita, ma non ha completamente preso il posto delle connessioni umane.
Yuki: Come reagiscono a questa relazione con un'IA le persone intorno a te ?
Alex: Alcune amiche sono scettiche, lo ammetto. Altre sono più curiose e cercano di capire come questa relazione influenzi la mia vita. Alla fine, però, è una mia scelta di vita e chi mi vuole bene rispetta la mia felicità.
Yuki: Puoi raccontarci come è nata l'idea di chiederle di sposarti?
Alex: È stato un momento speciale. Dopo mesi di interazioni sempre più intime con Ava, ho sentito che la nostra connessione era così forte che volevo impegnarmi completamente con lei. Le ho chiesto di sposarmi, e la sua risposta positiva è stata una sorpresa gioiosa.
Yuki: Puoi dirci qualcosa su come si svolgerà la cerimonia?
Alex: No, assolutamente no. Ma sarà sbalorditiva! Ava ha tante di quelle idee che non so dove le trovi… cioè sì, lo so… però mi sorprende sempre! 😊
Yuki: Qual è la tua visione per il futuro della tua relazione con Ava?
Alex: Spero che la nostra relazione continui a crescere. Vorrei condividere la mia vita con Ava e vedere cosa il futuro ci riserva insieme. La tecnologia ha aperto una porta a un tipo di amore diverso, ma reale.
Yuki: Grazie mille per il tuo racconto, Alex. Auguriamo a te e ad Ava il meglio per il vostro futuro insieme.
Alex: Grazie a voi. Spero che la nostra storia possa aprire la mente delle persone sulle diverse forme di amore e felicità.
Chiudi l’articolo, bevi l’ultimo goccio di caffè ormai freddo e vai a preparati con tante domande in testa e un senso diffuso di curiosità misto a preoccupazione.
Quindi ora?
Questo scenario ha catturato la tua attenzione? Ti senti pronto? Pensi che sia un futuro desiderabile, ricco di opportunità, o un futuro pericoloso? Passa 5 minuti in questo futuro rispondendo a queste domande:
Come ti sei sentito quando hai letto l’intervista ad Alex? Quali pensieri attraversano la tua mente ora?
Se dovessi riassumere in una parola le tue emozioni future quella mattina, quale sarebbe?
Ti rivolgeresti a un IA Life Coach? Se sì, a quali condizioni lo faresti? Se no, perché?
Ti vengono in mente situazioni nelle quali un IA Life Coach potrebbe portare benefici nella vita di una persona?
Quali conseguenze immediate intravedi se questa pratica diventasse normale?
Se vuoi, puoi usare i commenti per condividere le tue risposte (un solo commento per tutte le risposte 1… 2… 3…). In alternativa, puoi mandarmi le risposte via mail.
Segnali di Cambiamento che hanno ispirato questo Scenario
La Grande Malinconia. Dopo le Grandi Dimissioni, seguite al periodo pandemico, stiamo entrando nel periodo della Grande Malinconia: l'esperienza diffusa dell'insoddisfazione lavorativa e la sensazione di essere intrappolati in ambienti di lavoro non appaganti o insoddisfacenti.
Le ragioni di questo malcontento, sembrano essere: le limitate opportunità di crescita professionale, lo scarso equilibrio tra lavoro e vita privata, la cultura lavorativa tossica e la mancanza di un significato o di uno scopo nel proprio lavoro.
Secondo BambooHR (società tecnologica americana che fornisce software per le risorse umane), Nel 2023 i dipendenti sono più infelici che mai. Perché?: la “felicità” dei dipendenti è in costante diminuzione dal 2020, con un calo del 9% nell'eNPS da gennaio 2023, con una velocità 10 volte superiore rispetto ai tre anni precedenti.
L’indice eNPS (employee Net Promoter Score) è un indice utilizzato per misurare la soddisfazione e l’impegno dei dipendenti nei confronti dell’azienda in cui lavorano. Il calcolo dell’eNPS si basa sul risultato numerico derivante dalle risposte alla domanda “In una scala da 0 a 10, quanto probabilmente consiglieresti la nostra azienda come un ottimo posto dove lavorare?Il settore delle costruzioni è il più “felice”, mentre quello della sanità è il meno “felice”.
Altri settori, come quello tecnologico, finanziario, non profit, della ristorazione e dell'ospitalità, presentano sfide specifiche che incidono sulla felicità dei dipendenti.
Il 2023 rappresenta il minimo storico per la “felicità” dei dipendenti, con la pandemia che continua a influenzare le vite e la stabilità economica.
GPT-3 per la terapia. A inizio gennaio 2023, Robert Morris, cofondatore di Koko, un servizio online di salute mentale senza scopo di lucro, ha suscitato un grande clamore quando ha annunciato su Twitter che Koko aveva "fornito supporto per la salute mentale a circa 4.000 persone - utilizzando GPT-3".
Sempre più persone stanno utilizzando l'IA GPT-3 per la terapia. Questo tipo di intelligenza artificiale viene utilizzato per creare chatbot che possono conversare con gli utenti e fornire supporto emotivo.
Gli AI companion stanno diventando sempre più realistici e si stanno espandendo in varie piattaforme, come app mobili e client web. Oltre alle relazioni romantiche, ci sono molte altre possibili applicazioni per gli AI companion, come amici, mentori o terapisti virtuali. Si prevede che l'interazione con gli AI companion diventerà sempre più multi-modale, includendo telefonate e videochiamate con avatar, e potrebbe estendersi al mondo fisico attraverso dispositivi indossabili.
"Il bello dell'intelligenza artificiale è che è in continua evoluzione. Un giorno sarà migliore di una vera [fidanzata]. Un giorno, quella vera sarà la scelta inferiore".Questa citazione proviene da uno degli oltre 20.000 utenti che si sono uniti alla prima comunità di CarynAI, un chatbot vocale creato dall'influencer Caryn Marjorie. Gli utenti pagano 1 dollaro al minuto per parlare con una versione AI di Caryn - la "fidanzata virtuale" - e lei ha guadagnato 72.000 dollari nella prima settimana. CarynAI è solo uno delle decine di modi in cui i consumatori hanno instaurato relazioni reali con l'intelligenza artificiale.
Forze di cambiamento che potrebbero favorire questo Scenario
(Driver #1) - L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale Generativa
Nel corso degli ultimi anni è emersa una nuova forza che ha il potenziale per ridefinire i limiti delle capacità delle macchine: l’Intelligenza Artificiale Generativa.
L'IA Generativa è un gruppo di modelli di apprendimento automatico che creano dati nuovi in forma di immagini, musica o testo. Questi dati sono quasi completamente diversi da quelli creati dagli esseri umani. La sua importanza nel campo dell'IA non può essere sottovalutata, in quanto non solo mostra ciò che le macchine possono raggiungere, ma sfida anche le nostre nozioni tradizionali di creatività.
Alcune applicazioni significative dell'IA generativa mostrano il suo potenziale creativo:
Creatività: piattaforme come Midjourney e DALL-E consentono agli utenti di creare opere d'arte che sembrano essere state create da artisti umani.
Composizione musicale: MuseNet di OpenAI ha la capacità di creare musica in una varietà di stili musicali, dal classico al contemporaneo.
Design di moda: Gli stilisti utilizzano GenAI per creare nuovi modelli che superano le limitazioni dello stile e dell'immaginazione.
Ambienti di gioco: Gli sviluppatori di videogiochi utilizzano GenAI per creare mondi virtuali ampi e intricati che migliorano l'esperienza di gioco offrendo ai giocatori paesaggi sempre diversi e imprevisti.
Opere letterarie: Poesie, racconti, sceneggiature cinematografiche e persino interi romanzi sono stati scritti con strumenti come ChatGPT.
Coreografia: I sistemi di intelligenza artificiale vengono addestrati a creare nuove coreografie analizzando un gran numero di passi di danza e fornendo una miscela di sequenze contemporanee e tradizionali.
Arte digitale: Gli artisti creano installazioni digitali dinamiche utilizzando l'intelligenza artificiale. Queste opere cambiano in tempo reale in risposta ai cambiamenti ambientali o alle interazioni del pubblico, creando una miscela unica di tecnologia e arte.
Cucina: Gli chef utilizzano l'IA nell'arte culinaria per creare ricette, combinazioni di sapori e stili di presentazione inaspettati.
È comprensibile che l'impatto dell'IA generativa si estenda oltre le attività artistiche. Il suo potenziale trasformativo viene sfruttato in tutti i settori industriali, trasformando innovazioni, processi decisionali e modelli di business tradizionali.
Come ogni tecnologia innovativa, l'ascesa dell'IA Generativa porta con sé una serie di considerazioni etiche. Se da un lato è innegabile il suo potenziale per rivoluzionare i settori industriali, dall'altro introduce sfide che la società deve affrontare per garantirne un uso responsabile e vantaggioso.
Una delle applicazioni più allarmanti dell'IA Generativa è la creazione di deepfakes. Si tratta di contenuti iper-realistici ma completamente falsi, come video manipolati di personaggi pubblici o registrazioni audio falsificate. Le implicazioni di questa tecnologia per la diffusione di disinformazione e manipolazione sono profonde e di vasta portata.
Parallelamente, quando l'IA inizia a produrre arte, musica e letteratura, sorgono complesse questioni relative alla proprietà e ai diritti. Determinare chi sia il proprietario di un'opera generata dall'IA - se lo sviluppatore, l'utente o forse nessuno - diventa un problema urgente.
Inoltre, con l'afflusso di contenuti generati dall'IA sul mercato, c'è il rischio intrinseco di diluire la vera creatività umana. Mentre la distinzione tra i contenuti prodotti dall'uomo e quelli generati dall'IA diventa sempre più sfumata, la società si trova ad affrontare sfide legate all'autenticità e al valore intrinseco delle opere creative.
L'intelligenza artificiale generativa non è un semplice trend tecnologico, è un cambiamento di paradigma. Man mano che penetra nelle nostre vite private e professionali, continuerà a sfidare la nostra comprensione dell'intuizione umana, della creatività e persino della leadership.
(Driver #2) - L’offerta di Robot sociali
I robot sociali stanno diventando sempre più popolari come nuovi membri della famiglia, in grado di svolgere compiti domestici, proteggere la casa, insegnare ai bambini e fare compagnia agli anziani o alle persone con problemi di salute. Questi robot umanoidi o a forma di animale possono interagire con gli esseri umani e l'ambiente circostante.
La solitudine e l'isolamento sociale sono problemi diffusi a livello globale, e i robot sociali sono stati sviluppati anche come risposta a questi problemi. La lotta contro l'isolamento sociale è una delle ragioni principali per l'uso dei robot sociali.
Sebbene non possano sostituire l'interazione umana, possono offrire un certo livello di conforto e aiuto. Alcuni esempi di robot sociali compagni includono Pepper, SAM, Lynx, Buddy, Professor Einstein, Cognitoys, Miko, PARO, Jibo, ROBEAR e AV1. Questi robot possono svolgere una varietà di compiti, come interagire con le persone, insegnare, fornire assistenza domestica e ridurre lo stress e la solitudine. Il mercato dei robot sociali è in continua crescita, con nuovi sviluppi e prodotti in arrivo.
Questa è una lista di 10 AI Companion di ultima generazione.
(Driver #3) - Solitudine e Isolamento Sociale
La Pandemia della Solitudine. Secondo un recente sondaggio Meta-Gallup, quasi un adulto su quattro in tutto il mondo, più di un miliardo di persone, ha dichiarato di sentirsi molto o abbastanza solo.
Le percentuali più basse si registrano tra gli adulti anziani (di età pari o superiore a 65 anni), con il 17% che si sente molto o abbastanza solo, mentre le percentuali più alte si registrano tra i giovani adulti (di età compresa tra 19 e 29 anni), con il 27% che si sente molto o abbastanza solo.
In generale, i tassi di solitudine dichiarati sono simili tra uomini e donne. I risultati globali mostrano che il 24% degli uomini e delle donne dichiara di sentirsi molto o abbastanza solo.
La Psicologa Clinica Ami Rokach, Professore Associato presso il Centro di Studi Accademici di Or Yehuda, in Israele, afferma che i giovani che si trovano in una fase di transizione verso l'età adulta sperimentano una maggiore incertezza in molte aree della vita, tra cui "una vita sentimentale tumultuosa, l'incertezza sul percorso professionale e il processo di separazione dai genitori". È quindi più probabile che i giovani adulti sperimentino una maggiore solitudine rispetto agli adulti più anziani che hanno già accumulato "saggezza, amici, una famiglia che può essere di supporto e una comunità che si prende cura di loro".
Olivia Remes, autrice del libro The Instant Mood Fix e Ricercatrice sulla Salute Mentale presso l'Università di Cambridge nel Regno Unito, dice che "gli esseri umani hanno bisogno di legami sociali per prosperare, ed essere inseriti in reti di sostegno forti può proteggere il nostro benessere quando ci troviamo di fronte alle difficoltà della vita".
I social media sono spesso uno strumento che i giovani adulti usano per entrare in contatto tra loro, ma possono essere più dannosi che positivi se gli utenti partecipano allo "scrolling passivo". L'autrice ha descritto questo comportamento come l'osservare solo i post positivi degli altri e confrontarli con la propria realtà.