🦾 L'Algocrazia
L'IA ridefinirà il panorama politico globale. Dalle campagne elettorali con operatori IA alle sperimentazioni governative nei servizi pubblici, l'impatto potrebbe essere devastante.
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Buongiorno e buon venerdì!
Sempre più spesso sento dire dai miei coetanei frasi come: "Ormai, alla nostra età, quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto", riferendosi a famiglia e professione. Oppure, nei laboratori di Futures Thinking, sento: "Tra dieci anni avrò più di settant'anni, che valore ha per me immaginare un futuro così lontano?"
Capisco da dove nascono queste affermazioni, ma personalmente mi rifiuto di credere che tra dieci anni non sarò più utile a qualcosa o a qualcuno. Non accetto l'idea non ci sia più nulla da fare, da provare, da sperimentare, da costruire al termine della cosiddetta “vita produttiva”.
Ho chiesto a ChatGPT una riflessione su questo. Ecco la sua risposta, non editata.
Percezione del Valore nel Tempo
Contesto Attuale: Molti coetanei esprimono un senso di compiutezza riguardo a famiglia e professione, come se avessero raggiunto tutti i traguardi significativi. Questo sentimento può nascere dalla convinzione che la società valorizzi solo le fasi produttive della vita, spesso legate a lavoro e responsabilità familiari.
Critica e Alternativa: È cruciale sfidare questa narrazione, sottolineando che il valore e la realizzazione personale non sono limitati a un'età specifica. Ogni fase della vita offre opportunità uniche per contribuire e crescere. La vera sfida è cambiare la percezione sociale del valore che attribuiamo agli individui oltre i sessant'anni.
Futures Thinking: Valore dell'Immaginare
Contesto Attuale: Nei laboratori di Futures Thinking, alcuni partecipanti più anziani possono sentirsi scoraggiati, pensando che l'immaginazione di un futuro a lungo termine non abbia rilevanza per loro.
Critica e Alternativa: Immaginare il futuro non è solo per i giovani; è un esercizio che può arricchire ogni fase della vita. Gli anziani possono offrire una prospettiva unica basata sulla loro esperienza, influenzando positivamente le visioni future. È essenziale dimostrare che il futuro è una costruzione collettiva, dove ogni voce, indipendentemente dall'età, è importante.
Continuare a Essere Utili
Contesto Attuale: La percezione che oltre una certa età non si possa più contribuire è comune. Tuttavia, questa visione è limitata e riduttiva.
Critica e Alternativa: Continuare a essere utile non significa solo lavorare o curare una famiglia. Significa anche impegnarsi in nuove passioni, volontariato, apprendimento continuo e mentorship. L'età avanzata può essere un periodo di grande produttività intellettuale e creativa, dove si può trasmettere saggezza, esplorare nuovi orizzonti e contribuire alla comunità in modi diversi.
Sperimentare e Costruire
Contesto Attuale: L'idea che "non ci sia più nulla da fare, provare, sperimentare, costruire" è un'altra limitazione che le persone si autoimpongono.
Critica e Alternativa: La curiosità e il desiderio di sperimentare non dovrebbero diminuire con l'età. Esistono innumerevoli esempi di persone che hanno iniziato nuove carriere, hobby o progetti dopo i sessant'anni. La chiave è mantenere una mentalità aperta e continuare a cercare nuove esperienze e opportunità di apprendimento.
Conclusione
Rifiutare l'idea che il valore personale diminuisca con l'età è fondamentale. Ogni individuo può continuare a contribuire, crescere e influenzare il futuro a qualsiasi età. Il futuro appartiene a tutti, e ognuno ha il potere di immaginarlo, costruirlo e viverlo pienamente.
Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni.
(Eleanor Roosevelt)
Segnali dal futuro
“Un'algocrazia, o governo per algoritmi, sarebbe simile a una tecnocrazia, in cui la legittimità politica deriverebbe dal risultato piuttosto che dal processo. In una democrazia, i governanti ottengono la loro legittimità dal processo di elezione, piuttosto che dal risultato delle loro politiche. Il governo da parte dell'IA, invece, sarebbe considerato legittimo se riuscisse a raggiungere determinati obiettivi sociali/economici: i risultati.” (vedi sotto “IA e Democrazia”).
🤙 Ashley
L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo delle campagne elettorali, come dimostra il caso di Ashley, la prima operatrice telefonica basata su IA generativa. Creata da Civox, Ashley è attualmente impiegata dalla democratica Shamaine Daniels nella sua corsa al Congresso negli Stati Uniti. Questa innovativa tecnologia permette di gestire un numero illimitato di conversazioni personalizzate simultaneamente in oltre 20 lingue, promettendo di scalare rapidamente fino a decine di migliaia di chiamate giornaliere entro la fine dell'anno.
Mentre Ashley offre nuove opportunità per raggiungere gli elettori in modo efficace, solleva anche importanti questioni etiche e legali. Il potenziale per la disinformazione interattiva one-to-one è una preoccupazione centrale, amplificata dalla mancanza di regolamentazioni specifiche per questo uso dell'IA nelle campagne politiche. Consapevole di queste sfide, Civox ha implementato alcune misure etiche, come rivelare esplicitamente la natura artificiale di Ashley e dotarla di una voce chiaramente robotica.
Questo sviluppo evidenzia la rapida evoluzione dell'IA nella comunicazione politica e sottolinea l'urgente necessità di nuove normative per governare l'uso di queste tecnologie in ambito elettorale. Il caso di Ashley rappresenta solo l'inizio di una trasformazione che promette di ridefinire il modo in cui i politici interagiscono con gli elettori, offrendo opportunità senza precedenti ma anche sfide significative per l'integrità del processo democratico.
🗳️ Il nuovo Sindaco è un chatbot?
OpenAI ha recentemente bloccato l'accesso ai suoi strumenti a due candidati politici che stavano utilizzando l'IA in modo controverso nelle loro campagne.
Victor Miller, 42 anni, aveva presentato la candidatura a sindaco di Cheyenne, Wyoming, per conto di un chatbot IA chiamato VIC (virtual integrated citizen). Miller sosteneva che VIC avrebbe utilizzato la tecnologia di OpenAI per prendere decisioni politiche e governare la città.
Similmente, nel Regno Unito, Steve Endacott stava utilizzando un chatbot IA chiamato AI Steve per la sua campagna al Parlamento.
OpenAI ha interrotto l'accesso di entrambi i candidati, affermando che tale uso viola le loro politiche riguardo le campagne elettorali. L'azienda vieta esplicitamente l'uso dei suoi strumenti per attività di campagna elettorale o lobbying.
Questi casi sollevano importanti questioni etiche e legali sull'uso dell'IA in politica. Esperti sottolineano che l'IA non dovrebbe mai sostituire il giudizio umano nel governo, ma potrebbe avere un ruolo di supporto in alcuni compiti amministrativi.
Il Segretario di Stato del Wyoming ha dichiarato che un bot IA non può essere considerato un "elettore qualificato" secondo la legge, mettendo in dubbio la legalità di tali candidature.
Questi eventi evidenziano la rapida evoluzione dell'IA e la necessità di affrontare le sfide etiche e normative che essa pone nel contesto politico.
📑 IA e Burocrazia
Il governo del Regno Unito sta avviando un'ambiziosa iniziativa per integrare l'intelligenza artificiale nei servizi pubblici, con l'obiettivo di rinnovare e ottimizzare la burocrazia statale. Il vice primo ministro Oliver Dowden ha presentato l'IA come una potenziale soluzione rivoluzionaria per ridurre la burocrazia e aumentare l'efficienza dei funzionari pubblici.
Il piano prevede l'utilizzo di versioni sicure di modelli linguistici avanzati come ChatGPT, addestrati su informazioni governative, per assistere i ministri nell'analisi e nella stesura di documenti. Questi sistemi saranno impiegati per rispondere alle domande dei parlamentari, gestire richieste di informazioni e sintetizzare i risultati delle consultazioni pubbliche.
L'ambito di applicazione dell'IA si estende a settori cruciali come la sanità, l'istruzione e le forze dell'ordine. Si prevedono applicazioni che vanno dalla trascrizione automatica di appuntamenti medici alla pianificazione di lezioni scolastiche, fino all'analisi predittiva per la prevenzione del crimine. Quest'ultimo aspetto, tuttavia, ha sollevato preoccupazioni tra gli esperti riguardo ai potenziali pregiudizi insiti in tali sistemi.
Per guidare questa trasformazione, il governo ha istituito un gruppo specializzato chiamato i.AI, incaricato di esplorare e sviluppare l'uso dell'IA nei servizi pubblici attraverso dieci progetti pilota. Dowden ha sottolineato che l'obiettivo non è sostituire il personale umano con robot, ma piuttosto eliminare la burocrazia inefficiente e risparmiare risorse pubbliche.
🙌 IA e Democrazia
L'articolo esamina la crescente sfiducia nei confronti dei politici eletti in molte democrazie e la possibilità di integrare l'intelligenza artificiale (IA) nella governance. Il malcontento diffuso verso la classe politica, spesso percepita come inaffidabile e narcisista, ha portato alcuni a considerare l'uso dell'IA in certi processi decisionali politici.
L'IA potrebbe offrire vantaggi significativi, come la capacità di analizzare rapidamente grandi quantità di dati e prendere decisioni più efficienti. Tuttavia, emergono preoccupazioni riguardo ai pregiudizi potenzialmente incorporati nei sistemi IA, la mancanza di trasparenza e la difficoltà nell'attribuire responsabilità per le decisioni prese.
Il concetto di "algocrazia" viene discusso come un sistema in cui la legittimità politica deriverebbe dai risultati ottenuti piuttosto che dal processo democratico tradizionale. Questo solleva questioni fondamentali sul futuro della democrazia e sul ruolo degli esseri umani nel processo decisionale politico.
L'IA è già presente nel panorama politico, utilizzata in campagne per la creazione di contenuti e l'analisi dei dati. Esperimenti come il Partito Sintetico Danese mostrano tentativi concreti di integrare l'IA nella pratica politica.
L'articolo conclude che, data la crisi della politica democratica e l'emergere di potenti IA generative, è diventato urgente riflettere profondamente su questi scenari futuri. Il dibattito sull'uso dell'IA in politica non è più un esercizio speculativo, ma una necessità pratica per affrontare le sfide della governance nel XXI secolo.
😶🌫️ Bias
I ricercatori hanno scoperto che i chatbot AI hanno distinte inclinazioni politiche. ChatGPT di OpenAI è risultato il più orientato verso sinistra e libertario, mentre LLaMA di Meta è apparso il più di destra e autoritario.
Lo studio ha esaminato 14 modelli linguistici di grandi dimensioni, sottoponendoli a domande su temi politici controversi. I risultati hanno mostrato che questi bias riflettono spesso le fonti di dati usate per l'addestramento dei modelli. Per esempio, i modelli BERT di Google, addestrati su libri più datati, mostravano tendenze socialmente più conservatrici.
La ricerca ha anche evidenziato come questi pregiudizi influenzino il modo in cui i modelli AI classificano i discorsi d'odio e la disinformazione. I modelli di sinistra erano più sensibili all'odio contro le minoranze ma tendevano a ignorare la disinformazione prodotta dalla sinistra, mentre i modelli di destra mostravano il comportamento opposto.
L'articolo menziona anche gli sforzi di Elon Musk per creare xAI, un'AI "non filtrata", in contrapposizione a quello che lui percepisce come un eccessivo condizionamento del politicamente corretto delle AI esistenti.
L'idea di un'AI completamente imparziale potrebbe essere irrealistica: avere opinioni politiche potrebbe essere la caratteristica più umana che un'AI possa raggiungere.
Stats
Singapore, Svizzera e Danimarca sono state nominate le economie più competitive del mondo nella classifica della competitività mondiale 2024 pubblicata dall'Istituto internazionale per lo sviluppo manageriale (IMD). Mentre la Danimarca è scesa di due posizioni dopo essere stata in testa alla classifica nel 2022 e nel 2023, Singapore è balzata dal quarto posto al primo grazie a punteggi molto alti nell'efficienza del governo e delle imprese.
Suggerimento di lettura
“Il XIX è stato il secolo europeo. Il XX il secolo americano. Il XXI sarà il secolo asiatico? L’Asia si sta affermando come un sistema multipolare che va dall’Arabia Saudita al Giappone, dalla Russia all’Australia, estendendosi ben oltre il cosiddetto Estremo Oriente. In questo contesto, la Belt and Road Initiative, il grande progetto volto al rafforzamento delle infrastrutture e della cooperazione tra i paesi dell’Eurasia, è il primo passo mosso dalla Cina nella creazione di una nuova Via della Seta. Tuttavia, pur vedendosi riconosciuto lo status di potenza globale, la Cina non detiene un ruolo egemonico all’interno del sistema asiatico. Non si tratta più infatti, sottolinea lo studioso di relazioni internazionali Parag Khanna, di sapere chi sia il numero uno a livello mondiale, ma di capire quali sono i pilastri del nuovo ordine globale e come si stanno ridefinendo i loro rapporti: da una parte, la Cina rappresenta il motore principale nel processo di formazione del megasistema asiatico; dall’altra, le strategie militari ed energetiche, così come il governo tecnocratico e il conservatorismo sociale di impronta asiatica stanno necessariamente riorientando gli Stati Uniti e l’Europa. Il secolo asiatico metterà in discussione l’ordine unipolare occidentale, produrrà una fase di transizione del potere, ma non avrà come inevitabile conseguenza uno scontro tra le maggiori potenze quali Stati Uniti e Cina. Ripercorrendo in una prospettiva asiatica la storia interna del megacontinente e il rapporto con l’Occidente, Khanna indaga il significato del fenomeno geopolitico e culturale chiamato “Asia”, fino ad affrontare il tema di un’ineludibile “asianizzazione del mondo”. Il futuro si prospetta dominato da una multipolarità globale, che non vedrà l’imporsi della Cina né il sostituirsi dell’Asia agli Stati Uniti e all’Europa.”
Anche per oggi è tutto, alla prossima!
Roberto, ChatGPT, Claude 3.5 Sonnet e Midjourney










"Il futuro appartiene a chi crede nella bellezza dei propri sogni" è una frase di Eleanor Roosevelt che io dico sempre alla fine del mio podcast. Questo per dire che ne sono certissima. Wald Disney ha detto invece "Se puoi sognarlo puoi farlo". Spiace vedere imprecisioni di questo genere in una bella newsletter...
Leonarda Vanicelli - podcast "Lavoro Meglio con l'AI"